Il Caso MEDIASET | Responsabilità degli intermediari: importanti vittorie per i titolari dei diritti

12 maggio 2016


Il Tribunale delle Imprese di Roma, con la sentenza n.8437/2016 , si è espresso con estrema chiarezza sulla causa Mediaset contro Break.com in merito alla responsabilità degli intermediari online e sui confini della responsabilità civile e risarcitoria degli operatori che pubblicano contenuti digitali protetti da copyright.

Si tratta di una sentenza di fondamentale importanza nell’annosa diatriba sulle eventuali responsabilità in capo alle piattaforme fino ad oggi considerate meri hosting provider passivi e quindi “protetti” dal cosiddetto safe harbour garantito dalla Direttiva 2000/31/CE (“Direttiva sul commercio elettronico”).

Il Tribunale, esprimendosi nella causa Mediaset contro Break.com , ha ribadito con forza che le esenzioni garantite dalla Direttiva non possono essere applicate in maniera acritica a tutti gli intermediari che offrono servizi di memorizzazione dei dati e che è lecito attendersi una diligente e fattiva collaborazione nel contrasto alla diffusione di contenuti non autorizzati.

L’azienda milanese, assistita dallo Studio Previti , ha ottenuto che venisse riconosciuta una precisa responsabilità,  anche di natura risarcitoria, in capo a tutti quegli operatori che intervengono attivamente sui contenuti (ancorché caricati dagli utenti) tramite indicizzazione, messa in correlazione, organizzazione in categorie, sfruttamento pubblicitario. Il Tribunale ha anche chiarito che, per evitare oneri eccessivamente gravosi e privi di fondamento giuridico, il titolare dei contenuti non ha l’obbligo di segnalare preventivamente gli URL dei file incriminati.

La piattaforma Break.com è stata condannata a risarcire 1.300 euro per ogni minuto di contenuto non autorizzato pubblicato e rischia di incorrere in una penale di 1.000 euro per ogni futura violazione.

È possibile leggere un contributo dell’avvocato Alessandro La Rosa , responsabile del dipartimento di Diritto della proprietà intellettuale dello Studio Previti.

Mediaset, nello stesso periodo, ha ottenuto anche un’importante vittoria contro la piattaforma francese Kewego.fr, rea di aver rimosso con colpevole ritardo contenuti segnalati come illeciti.

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